In questa stagione vogliamo inaugurare la nostra nuova rubrica di interviste “A tu per tu con:” e lo facciamo con un ospite molto speciale per noi, il mister della prima squadra.
Ben ritrovato, quindi, Gianluca Gaudio!
“Ciao a tutti!”
Quindi, Gianluca, consolidato il ruolo di Direttore Generale hai confermato anche il ruolo di mister della prima squadra. Una bella sfida! Vado dritto al punto: che aspettative hai?
“Esatto, sarà una sfida sicuramente. Sicuramente dovrà essere un’annata diversa rispetto a quella dello scorso anno. Sarà importante per noi non arrivare con l’acqua alla gola e salvarci all’ultima giornata. L’obiettivo è fare un campionato più che dignitoso e far valere il fatto che vogliamo ma soprattutto possiamo rimanere assolutamente in questa categoria.
Oltre a questo c’è sempre, come in ogni stagione, un obiettivo parallelo, interno, legato al nostro settore giovanile.”
E quale sarebbe? Ce lo puoi dire?
“Certamente, parallelamente al campionato dovremmo provare anche quest’anno, come è stato già fatto l’anno scorso, a far esordire in prima squadra un 2007, un 2006, un 2005.”
Si spinge forte l’acceleratore sul settore giovanile quindi?
“Sì, la valorizzazione dei giovani cresciuti nel nostro settore giovanile è un elemento centrale, se non l’elemento cardine, dell’identità di Accademia Pavese.”
Circa il settore giovanile, quali sono i propositi di questa stagione?
“Arriviamo da una stagione che definire memorabile è poco, un’annata condita da parecchi trionfi e finali regionali disputate. La sfida di quest’anno è replicare quanto fatto di buono l’anno precedente e fare un gradino in più. Non sarà semplice, questo è sicuro. Ma ci proveremo perché abbiamo tutte le carte per poter far bene e crediamo fortemente in tutti i nostri ragazzi e nel nostro staff.
C’è anche il supporto di Inter poi, una cosa non da poco.
“Assolutamente, basti vedere l’impegno e la disponibilità ma soprattutto la costante presenza degli allenatori di Inter che sono venuti qui da noi al centro l’anno scorso ed hanno collaborato con noi per una crescita reciproca. Un privilegio di cui andiamo molto orgogliosi.”
Dalla scuola calcio Inter alla prima squadra, come chiudiamo questa prima intervista?
“Ci sono fiducia e sensazioni positive, così lavorare è sicuramente più facile!”
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